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Cura e scopo, pilastri di Curarsi Ridendo

“Tutto ha una stagione. Questa è la stagione della cura”: il neo-presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden ha salutato così gli americani, mettendo al centro del suo discorso la parola “cura”. Dovendo essere il presidente di tutti in un tempo attraversato da lacerazioni di pensiero, disordini economici e approcci opposti al diritto alla salute, la sua azione sarà sicuramente permeata da tutte le declinazioni di questo termine, ma non potrà prescindere dall’accezione di responsabilità verso una nazione.
E ancora, avendo una storia di perdita e malattia di familiari alle spalle (la perdita della prima moglie e di una figlia piccola nel 1972 e,più recentemente, quella di un altro figlio), questa parola avrà per lui un sapore denso di significato personale e quindi mille altre sfaccettature. Ma non potrà non contemplare quella di responsabilità verso sé stesso.
Infatti, la parola cura deriva dal latino cura -ae, a sua volta derivata dalla radice ku-/kav- “osservare”. Un’osservazione che fa scaturire la responsabilità di occuparsi di qualcosa o di qualcuno. Nell’accezione più comune, prendersi cura di qualcuno o di qualcosa vuol dire mettere questo qualcuno o questo qualcosa al centro delle nostre energie e della responsabilità delle nostre azioni.
Nel suo discorso alla convention nazionale dei democratici, il neo presidente ha anche detto: “Ho scoperto che il modo migliore per superare il dolore e la perdita è trovare uno scopo”. Ha reagito al dolore e alla perdita di senso mettendo al centro di tutto quello che per lui meritava ancora il suo impegno per la vita. Nel suo caso il bene dell’America.

Cura. Scopo. Con queste due parole che ci stanno particolarmente a cuore apriamo il blog di CurarsiRidendo, un metodo studiato con il fine di promuovere la responsabilità di prendersi cura di sé stessi, per superare i disagi e ritrovare il proprio benessere e per individuare e perseguire i nostri obiettivi, attraverso il potente processo creativo della comicità.
“Tutto ha una stagione. Questa è la stagione della cura. Di noi stessi”.
E allora via al dibattito: in questo momento nella nostra vita cosa ha bisogno di cura? Di cosa abbiamo bisogno per stare bene? Qual è il nostro scopo, il nostro obiettivo? Cos’è che muove il nostro cuore e la nostra intelligenza?
Diamoci però una regola: sforziamoci sin da ora di farlo, anche solo nella nostra mente, con un sorriso.
un metodo